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Green crime o Green economy?

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La presenza delle mafie negli investimenti green è stata accertata non solo nei fatti ma anche negli atti. Si è parlato molto infatti del coinvolgimento di capitali di provenienza illecita nei grandi investimenti che hanno trainato lo sviluppo delle rinnovabili in Italia – green crime – dove la presenza delle mafie è stata accertata da molteplici sentenze al riguardo.

Ne ha parlato Giorgio Mottironi – CSO e co-fondatore di Ener2Crowd – nell’intervista di mercoledì 10 febbraio a Controradio: ascolta l’intervista!

Com’è possibile contrastare queste forme illecite di green crime?

Questa tematica assumente molta importanza anche e soprattutto in ottica del Recovery Fund, di cui 1/3 sarà destinato proprio alla Green economy.

Ma come si possono riconoscere gli investimenti illeciti?

“In passato c’erano sistemi che hanno permesso a grandi investitori di guadagnare a scapito della collettività attraverso sistemi incentivanti che oggi fortunatamente non esistono più.” Afferma Giorgio Mottironi nell’intervista.

Il risultato? Le associazioni criminali organizzate fiutano l’affare e investono e chi paga le conseguenze è la collettività.

green crime

Per contrastare queste azioni illecite e permettere di affrontare in modo davvero green questa grande transizione bisognerà puntare su due aspetti:

  • Assicurarsi che i benefici siano partecipabili e distribuiti a tutti.
  • Mettere in piedi dei processi di partecipazione sufficientemente trasparenti da permettere di verificare chi sta investendo

L’importante è adottare sistemi in grado di identificare il matching preciso tra chi ha i soldi e la provenienza dei soldi stessi.

Avere uno strumento di trasparenza e di partecipazione diffusa come quello dell’energy crowdfunding è importantissimo sia per contrastare la presenza delle mafie sia come leva sociale e finanziaria per potenziare gli impatti del recovery fund.

 

Come capire se chi sta investendo è in buona fede?

Le piattaforme di investimento devono essere le prime a garantire la trasparenza dell’origine dei soldi investiti, ma non è sempre semplice.

E’ importante svolgere attività di controllo, anche tramite istituti esterni che allineino l’identità della persona con i vari documenti bancari e introducendo le informazioni all’interno dei database si può arrivare a capire se la posizione dell’investitore è rischiosa, mandando un alert quando necessario.

 

Come si può dare l’accesso al credito in modo sicuro?

Le piccole e medie imprese italiane hanno oggi più che mai difficoltà di accesso al credito e se vogliono sopravvivere devono propendere a ricorrere al lending crowdfunding come l’unica risorsa che può garantire loro in tempi brevi la liquidità di cui hanno bisogno.

È inconfutabile che la crisi economica e sociale innescata dalla pandemia abbia riportato al centro dell’attenzione il tema dell’accesso al credito per le piccole e medie imprese. Ener2Crowd ha cercato di mettere in campo tutte le iniziative possibili per aiutare le aziende a superare l’emergenza.

La piattaforma eroga finanziamenti da parte del “crowd” verso aziende che operano nel settore della Green Economy, con una prospettiva di 3,6 milioni per il 2021.

Ener2crowd— e più in generale le piattaforme di energy lending crowdfunding— si candidano quindi ad essere un volano per la ripartenza, un canale per le aziende che abbiano urgente bisogno di accedere a nuova liquidità.

 

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